Che cos’è la transizione energetica? E qual è il ruolo del verde urbano nella sfida ecologica più importante del nostro tempo? Sono molti gli aspetti da considerare e le origini del fenomeno.
The Doomsday Clock, o “L’orologio dell’Apocalisse” è un’iniziativa nata nel ’47 dalla redazione della rivista “Bulletin of the Atomic Society”, che parla chiaro: “90 secondi alla Mezzanotte”. Una metafora del tempo residuo che gli scienziati della rivista dell’Università di Chicago attribuiscono all’umanità, prima della “Fine dei Tempi”, per mano propria.
L’iniziativa di sensibilizzazione è durante il periodo della Guerra Fredda per favorire il disarmo nucleare, a seguito delle crescenti tensioni tra Stati Uniti e Russia. Ad oggi, nell’ultimo ventennio, l’Umanità si sta scontrando con le nuove e più recenti sfide della globalizzazione: alle guerre si sommano una Pandemia globale e un sempre crescente inquinamento atmosferico. Non è un caso che l’orologio non sia mai stato, prima d’ora, così vicino alla mezzanotte. Ad influenzare l’orario c’è anche la difficile e lenta adesione delle realtà politiche a un’intesa collettiva per la difesa del clima, bisogno espresso già all’Accordo di Parigi su questo tema (2015).
Al 2023, raggiungere gli accordi presi nel 2015 risulta essere una sfida ancora più ardua, nonostante l’Unione Europea si sia posizionata come un leader mondiale nella battaglia per il clima, impegnandosi a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. Il “Piano per il Green Deal” è uno degli esempi più tangibili di questo impegno e si riflette nel tentativo di riformare settori chiave come l’energia, l’industria, i trasporti, l’agricoltura e l’edilizia per ridurre le emissioni di gas serra, microplastiche e altri agenti inquinanti ed avvicinarsi sempre di più agli obiettivi di Parigi 2015.
Nonostante le difficoltà e i campanelli d’allarme in questi ultimi decenni, è sin dai primi anni 2000 che studi e progetti sul tema della transizione energetica vengono portati avanti a livello europeo. Enti nazionali ed U.E. come Enea o il MASE, studiano e monitorano le applicazioni e gli effetti della transizione e del verde sulle aree urbane; o ancora architetti che, abbracciando l’innovazione, sono autori di importanti strutture come Stefano Boeri e i famosi boschi verticali a Milano e Tirana (Albania), progettati e realizzati rispettivamente nel 2009 e nel 2019. Egli è, inoltre, direttore del Future city Lab di Shangai dedito ad esplorare soluzioni alle isole di calore e all’inquinamento delle grandi metropoli tramite biodiversità e forestazione.
Il Bosco Verticale a Milano è un esempio di architettura ecologica volta a favorire la transizione energetica
Che cos’è la transizione energetica?
Con il termine “transizione energetica” si intende un processo di cambiamento sistematico nel modo in cui la società produce, distribuisce e consuma energia. Questo cambiamento è guidato da diversi fattori, tra cui la consapevolezza degli impatti ambientali delle fonti di energia tradizionali, la necessità di ridurre le emissioni di gas serra e la ricerca di soluzioni energetiche più sostenibili.
Nell’ultimo secolo il mondo è stato testimone di un cambiamento epocale nel modo in cui produciamo e consumiamo energia. Il contesto storico inizia con la Rivoluzione Industriale, che ha visto una dipendenza crescente dai combustibili fossili come carbone e petrolio. Questa dipendenza, sebbene abbia contribuito allo sviluppo economico, ha portato a crescenti livelli di inquinamento atmosferico e cambiamenti climatici. L’urgenza di agire è evidente nei crescenti fenomeni climatici estremi e nei segnali di instabilità del nostro pianeta.
La chiave della transizione energetica risiede nelle fonti di energia rinnovabile, che rappresentano un’alternativa sostenibile. L’energia solare, eolica, idroelettrica e geotermica sono diventate le protagoniste di questo cambiamento. Gli sviluppi tecnologici hanno reso queste fonti sempre più accessibili ed efficienti, aprendo la strada alla transizione verso un sistema energetico più pulito.
I pannelli solari forniscono energia pulita favorendo la transizione energetica
Obiettivi della transizione energetica
Gli obiettivi della transizione energetica includono la riduzione della dipendenza da combustibili fossili (come carbone, petrolio e gas naturale) a favore di fonti di energia rinnovabile (come solare, eolica, idroelettrica, geotermica) che sono considerate più pulite e a basse emissioni di carbonio.
Questo processo di transizione coinvolge spesso cambiamenti significativi nelle infrastrutture energetiche, nei sistemi di produzione e distribuzione dell’energia, nonché nella promozione di pratiche di consumo più sostenibili. Può anche implicare l’adozione di tecnologie innovative, come l’efficienza energetica, le reti intelligenti e la digitalizzazione delle infrastrutture energetiche: pedine che giocano un ruolo cruciale nella transizione. Tecnologie Intelligenti come il concetto di “IoT” o “Internet delle cose”, ottimizzano l’uso dell’energia negli edifici alla digitalizzazione delle reti elettriche per garantire una distribuzione efficiente, e il motore della transizione.
In molte parti del mondo, la transizione energetica è diventata una priorità strategica per la sicurezza del territorio e per affrontare sfide come il cambiamento climatico, la sicurezza energetica e la sostenibilità a lungo termine delle risorse. Governi, aziende e comunità stanno lavorando insieme per sviluppare e attuare politiche e iniziative che accelerino questo processo di cambiamento. Tuttavia, la Transizione non è priva di sfide: la dipendenza storica dai combustibili fossili, la resistenza al cambiamento e le questioni economiche complicano il processo. Ad ogni modo, è anche un’opportunità di innovazione e crescita per quelle imprese che investono in soluzioni sostenibili e stanno emergendo come leader nei rispettivi settori. Alcune aziende e società esempio sono: Domethics, con un’offerta di soluzioni end-to-end nel mercato “IoT”; Sensosan, autrice di un sistema basato su AI che ottimizza la sanificazione degli ambienti; o Hexagro, startup che lavora per fornire tecnologie di agricoltura urbano-verticale alle città.
Il ruolo del verde urbano
I privati possono difendersi dall’inquinamento e il cambiamento climatico incrementando il verde nel proprio giardino e terrazzo, mentre le aziende possono implementare una vera e propria “copertura verde” per le sedi o strutture come palazzi condominiali, centri commerciali o uffici.
Anche noi di Giardini & Paesaggi, grazie alle tecnologie dei nostri Partner e alla nostra filosofia lavorativa, valorizziamo i benefici delle infrastrutture verdi sulla collettività, che più che mai sono in primo piano e la valorizzazione di ogni spazio è al centro dei nostri progetti.
La transizione energetica non è solo una questione di politiche e tecnologie avanzate. Coinvolgere attivamente le comunità è fondamentale per garantire un cambiamento equo e sostenibile. Programmi di formazione, incentivi finanziari, investimenti e la creazione di posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili sono solo alcune delle strategie per garantire un coinvolgimento completo.
In conclusione, la transizione energetica è una trasformazione fondamentale nel modo in cui concepiamo e gestiamo l’energia. È un impegno a lungo termine verso un futuro sostenibile e resiliente. Solo attraverso la collaborazione globale, l’innovazione continua e la consapevolezza collettiva possiamo sperare che il Doomsday Clock non raggiunga la mezzanotte, superare le sfide e plasmare un mondo in cui l’energia è pulita, accessibile e rispettosa dell’ambiente.